IL PUNTO DI VISTA DEL PEDIATRA SERENELLA PIGNOTTI

Intervento di Serennella Pignotti 
(Pediatra che lotta a fianco dei bambini)


http://www.mariaserenellapignotti.it/



i bambini chiedono di essere ascoltati….


Pubblicato il 1 settembre 2013

Studi provenienti dall’Australia dimostrano che i bambini non sono contenti di come vengono trattati nei procedimenti relativi al diritto di famiglia- I bambini vogliono parlare col Giudice, non vogliono intermediari.


http://www.abc.net.au/news/2013-08-29/family-court-research-judges-children/4920694



I bambini sanno che la decisione spetta al Giudice ma, visto che quella decisione avrà grosse ripercussioni sulle loro vite, vogliono essere ascoltati direttamente e sono convinti che, se fossero ascoltati dal Giudice, la sua decisione sarebbe migliore. Questo il risultato di uno studio del Dr Fernando della South Australia University.



“i bambini sentono che il modo attraverso il quale le loro opinioni sono ascoltate non è sufficientemente adeguato, sentono che le loro opinioni non sono prese sufficientemente in considerazione e sono preoccupati dall’essere filtrati attraverso una terza persona“.



I bambini vogliono essere ascoltati. E’ mia esperienza diretta, nelle Consulenze tecniche e nel mio lavoro, che i bambini vogliono e chiedono di parlare direttamente col Giudice, non si fidano degli intermediari. “ci parlo io col Giudice mamma“, “glielo spiego io“; Federico, il bambino ucciso dal padre durante l’incontro protetto a Milano, ha detto al mattino alla sua mamma “io sono un bambino di quasi 9 anni, voglio parlare direttamente col Giudice, glielo dico a lui che ho paura del babbo e perché, tanto quelle non mi ascoltano“. E’ stata l’ultima frase detta alla sua mamma. Aveva ragione lui! Facciamo parlare i bambini coi Giudici. I giudici devono avere il coraggio di guardarli negli occhi e vederli ed ascoltarli, prima di prendere decisioni salvifiche, o devastanti, per le loro vite! Questa intermediazioni di psicologi che decidono cosa riferire o no al Giudice, cosa è importante o no, che decisioni prendere o no, se il bambino dice la verità o no o se è influenzato, devono finire. ad ognuno il suo lavoro, quello degli psicologi non è in tribunale a cercare i fatti, ma in ambulatorio ad interpretare comportamenti ed offrire soluzioni….molto dopo che la decisione, da un giurista che mette in luce i fatti ed i reati, è stata presa.


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1 commento:

  1. Sono una madre che ha dovuto seguire le procedure del sistema italiano con mio figlio. Appoggio con tutte le mie forze questa teoria.

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